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venerdì 30 dicembre 2016

Omeopatia

Oggi cercherò di affrontare un argomento spinoso nel campo medico-scientifico: l'omeopatia. Ho descritto in modo imparziale i principi dell'omeopatia e a fine post una brevissima descrizione dei metodi di preparazione delle soluzioni avendo avuto occasione di prepararle io stesso nella mia attività di farmacista.

Più di 100 milioni di abitanti dell'UE (il 29% della popolazione) scelgono farmaci omeopatici e antroposofici (HAMPs) per la loro assistenza sanitaria. L'intera Unione Europea conta 60mila medici prescrittori di farmaci omeopatici, 11.400 ogni 100mila abitanti. Sono questi i dati diffusi da ECHAMP, associazione no profit che rappresenta l'industria dei medicinali omeopatici e antroposofici nell'UE.

L'Italia è il terzo mercato in Europa, dopo Francia e Germania, con un fatturato annuo di oltre 170 milioni di euro. Sono 11 milioni gli italiani che usano medicinali omeopatici, di cui 3 milioni abitualmente (dati Doxa Pharma). 
Funziona veramente? E' utile? Quando è utile? sono solo alcune delle domande alle quali cercherò di rispondere.

La Medicina Omeopatica, è stata fondata da Christian Friedrich Samuel Hahnemann (1755-1843 --> lascio a voi il confronto fra l'aspettativa di vita a quei tempi e quanto visse quest'uomo che si curò solamente con l'omeopatia). 
Ciò che appare evidente leggendo varie pagine web, è la controversia dell'argomento, molto spesso il problema è che si pone la medicina omepatica allo stesso livello della medicina allopatica (medicina tradizionale) quando invece trattano aspetti differenti.


Cosa tratta quindi la medicina omeopatica? La Medicina Omeopatica si fonda sul principio del simile curato con il simile 
'similia similibus curantur'
Tratta il malato nella sua unità psico-fisico-ambientale secondo il principio che la malattia rappresenta la somatizzazione di uno squilibrio interno che finisce per manifestarsi nel punto più debole dell’organismo e da qui si ha la patologia.
I medicamenti omeopatici contengono dosi infinitesimali di rimedi naturali, che possono essere animali, vegetali o minerali, questo è un vantaggio in quanto non essendoci praticamente sostanza non vi è tossicità! Ora in molti siti pro-omeopatia ho trovato scritto che non sono presenti sostanze chimiche nelle preparazioni................
Come qualunque cosa contiene sostanze chimiche! Vero non sono sostanze di sintesi chimica ma nella preparazione si parte da sostanze tossiche che vengono diluite (dinamizzate) in modo da aumentarne l'efficacia terapeutica.






Vista la minima quantità di sostanze farmacologicamente attive i medicinali omeopatici sono ben tollerati da tutti gli organismi e non presentano tossicità (punto a favore).
Il metodo omeopatico è fondato su un rapporto dialettico e collaborativo medico-paziente, traimite questo e con l’azione della Forza Vitale dell’organismo opportunamente stimolata la medicina omeopatica mira al superamento della patologia, acuta o cronica, attraverso il recupero duraturo di quell’equilibrio tra mente e corpo, ricordiamo che lo squilibrio era la causa principale del malanno.
Altro punto a favore sulla medicina omeopatica è che non vengono effettuati test sugli animali, perchè non sapendo bene come questa agisca non è possibile verificarne l'efficacia terapeutica.

Vediamo ora quali sono i principi dell'omeopatia:

  1. Il Principio di Similitudine (Similia similibus curentur), il rimedio omeopatico è capace di curare una patologia i cui sintomi coincidono perfettamente con quelli provocati dalla sperimentazione dello stesso rimedio sull’individuo sano.
  2. La Forza Vitale (Vis Medicatrix Naturae), insita nell'uomo, opera nell'organismo in modo automatico mantenendone l'ordine interno. Essa è preposta a tutti i suoi processi vitali, garantendone il funzionamento. Gli agenti esterni ed interni all’uomo, tendono a diminuire il livello di tale ordine e soltanto la Forza Vitale, se integra, può ristabilire  l'armonia dell’organismo, cioè “la Salute”.
  3. La Dose Unica. Un solo tipo di disordine, cioè una sola malattia  alla volta colpisce l'uomo; il medico omeopatico, tenendone sempre ben presente i connotati, deve essere in grado di selezionare, tra gli oltre duemila rimedi omeopatici, quello perfettamente corrispondente alla totalità dei sintomi, caratteristici, peculiari, personali manifestatisi nell'individuo ammalato - sia esso neonato, uomo o animale.
  4. La dose minima. Il rimedio omeopatico, a differenza del farmaco allopatico che agisce quantitativamente, ha azione qualitativa; il che vuol dire che maggiore è la qualità delle forze insite nell'individuo, minore è l'energia della sostanza necessaria per rendere attivo il processo di guarigione. Una sostanza, che somministrata allo stato naturale provoca una reazione violenta, trasformata in rimedio omeopatico attraverso l’apposito procedimento di diluizione e dinamizzazione che ne riduce o annulla la quantità ponderale, produce risultati maggiori se il livello energetico dell'individuo è alto.

  1. L'aggravamento iniziale, quel  processo  secondo il quale in seguito alla assunzione di un rimedio omeopatico può manifestarsi un aggravamento dei sintomi. Il che, ben lungi dall’essere un segnale negativo, significa al contrario che l'organismo sta rispondendo all'impulso del rimedio somministrato e che, quindi, la scelta terapeutica è corretta. Dopo qualche giorno questo aggravamento scompare e sopraggiunge un miglioramento ed un benessere generale non solo fisico ma anche psichico, che progressivamente porta alla guarigione. Guarigione che avviene in modo del tutto naturale. Questo perché il superamento della patologia è determinato non da un'aggressione esterna, ma da una forza interna all'organismo, la Forza Vitale la quale, stimolata dal rimedio simile è capace, unica, di ristabilire l'equilibrio psico-fisico integrale.

  1. La scelta della potenza. Nella scelta della Potenza o Diluizione del rimedio, l'omeopata deve essere attento a prescrivere la giusta dose in grado di attivare la Forza Vitale; una potenza insufficiente non innescherà il processo di cura, mentre una troppo forte procurerà uno  spreco di Energie con inutili sofferenze, anche se di breve durata.
Sperimentazione: tutti i rimedi omeopatici vengono sperimentati mediante la somministrazione (in doppio cieco) della sostanza dinamizzata ad individui apparentemente sani (sperimentazione pura o proving). I soggetti che vi si sottopongono devono annotare con precisione ogni più piccolo cambiamento nelle sensazioni, nonchè i sintomi morbosi che la sostanza può provocare nel corso dell'esperimento. 
Generalmente, i medici omeopatici sperimentano su loro stessi i farmaci  in modo da conoscere gli effetti (in realtà questo sarà stato vero per il fondatore, ma ora??)
Alla fine, tutti i particolari riscontrati dalle varie persone vengono raggruppati e catalogati ed andranno a far parte delle "Materie Mediche" - testi di consultazione necessari al medico omeopatico per individuare il rimedio adatto al malato. Oggi esistono varie "Materie Mediche", pubblicate dai più grandi omeopati in oltre duecento anni.
Con quest'ultimo Principio omeopatico trova conferma quanto si è affermato nel Primo: l'agente (tossico) che fa ammalare è capace di ripristinare la Salute del malato.

Quali sono le prove di efficacia della Medicina Omeopatica? 


Le attuali conoscenze scientifiche non permettono ancora di definire le caratteristiche chimico-fisiche del rimedio omeopatico- però biogna sottolineare che è un argomento molto studiato; 


Personalmente vi invito a controllare voi stessi Pubmed - Omeopatia 
Si è rivelata efficace in alcuni casi, e nel trattamento di patologie infantili e su animali.
In generale è molto più efficace nei trattamenti cronici (nei quali è anche più difficile riscontrare un effettivo effetto) che in acuto dove invece è più efficace la medicina allopatica.
Se affetti da gravi patologie e state assumendo altri farmaci non abbandonate la terapia, i rimedi omeopatici devono essere prescritti da un medico omeopata e sempre il medico deve decidere le vostre terapie.

Quali casi clinici possono curare i medici omeopatici?
La malattia, rappresenta solo il sintomo del disturbo che invade tutta la persona nello spirito, nella psiche e nel soma; secondo l'omeopata essa non va assolutamente contrastata, ma affrontata indirettamente stimolando le difese immunitarie dell'organismo, se ne esistono ancora, attraverso il rimedio simile.
In teoria, quindi, con tale metodo di cura tutte le malattie possono essere affrontate e curate con la Medicina Omeopatica. Quale il limite?  
Il limite dipende da tre fattori:
I) Il medico, il quale deve essere non solo ben preparato nella metodologia sperimentale, clinica e terapeutica della Medicina Omeopatica, ma in grado di comprendere il soggetto che ha davanti a sè, saperlo ascoltare ed interrogare mettendolo a suo agio; naturalmente, anche il paziente deve collaborare descrivendo con semplicità i suoi sintomi, senza nascondere nulla.
II) Il rimedio che, oltre ad essere ben scelto, deve  essere sottoposto al processo di diluizione e dinamizzazione secondo norme precise che permettono di ottenere la dose minima omeopatica.
III) Il paziente, che deve avere Energia Vitale sufficiente; perchè l'organismo che ne è privo non potrà rispondere all'impulso del rimedio, anche se simile ed in giusta dose.

Perchè c’è diffidenza dei farmaci omeopatici rispetto ai farmaci classici? 
Come abbiamo già detto, nel farmaco omeopatico - divenuto rimedio dopo la sperimentazione sul sano - vi è solo una quantità   infinitesimale o addirittura meno che infinitesimale della sostanza di partenza, per cui i detrattori della Medicina Omeopatica sostengono che esso sia "acqua fresca". Ora tenendo la mente aperta bisogna osservare che seppure sia acqua fresca, o alcol in molte preparazioni ci sono diversi casi nei quali funziona (e diversi nei quali non funziona).

Ciò che molti omeopati sostengono è che la medicina omeopatica abbia la capacità di evitare le malattie; infatti può essere utilissima come prevenzione: i
n autunno o in primavera, per esempio, stagioni in cui il clima è variabile e il nostro organismo è più vulnerabile, una cura omeopatica personalizzata può fortificarlo evitando quei fastidi di stagione come raffreddori, tosse, influenza, febbre e così via. Ecco anche questa è un'affermazione facile da fare perchè mancano dati a supporto e persona per persona mancando il confronto non ci si rende conto.

Come viene preparato il medicinale omeopatico?

Come mai i detrattori dell'omeopatia sostengono che i farmaci omeopatici siano acqua minerale o zucchero?


Il farmaco omeopatico è preparato con sostanze provenienti dal mondo vegetale, animale e sostanze inorganiche. Da queste si ricavano le "Tinture Madri"  la cui modalità di preparazione e conservazione è codificata nelle Farmacopee, sostanzialmente sono estratti 1:10 o 1:20(nel caso di preparati di origine animale). 
Dalla tintura madre si effettuano successive diluizioni che in omeopatia vengono chiamate dinamizzazioni, maggiori sono queste diluizioni maggiore è la potenza terapeutica.
Alla fine si otterrà una soluzione contenente praticamente solo acqua con una quantità di principio attivo nulla.


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