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martedì 21 marzo 2017

Liposomi: direzionamento passivo

I liposomi hanno una somiglianza molto evidente con le membrane biologiche per composizione, struttura (che ricorda la struttura delle cellule). Quando vennero introdotti in campo farmaceutico si pensava che l'organismo non li riconoscesse come agenti estranei, in realtà i liposomi vengono opsonizzati e catturati dai macrofagi pochi istanti dopo il loro ingresso nel circolo sanguigno.

Nonostante la loro somiglianza strutturale, anche inserendo fosfolipidi scelti per renderli più somiglianti possibili alle cellule i liposomi vengono opsonizzati.

L'opsonizzazione inizialmente può sembrare un limite però in realtà è una possibile e buona strategia per direzionare i farmaci sistema fagocitario mononucleare.

Quindi noi somministriamo dei liposomi contenenti il nostro farmaco e non prendiamo precauzioni (non lo funzionalizziamo) nel giro di pochi minuti vengono marcati dalle opsonine, successivamente riconosciuti dai macrofagi per poi essere fagocitati e trasferiti nei distretti dove verranno degradati o espulsi. Possiamo sfruttare questo processo di direzionamento passivo, senza modificare la struttura dei liposomi per veicolare i farmaci negli organi del sistema immunitario e raggiungere l'obiettivo terapeutico.



Liposomi: Effetto EPR





Aulton - Tecnologie farmaceutiche: Progettazione e allestimento dei medicinali - Michael E. Aulton,Kevin M.G. Taylor

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1755943

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3599573/pdf/1556-276X-8-102.pdf






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