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domenica 19 giugno 2016

Intro - alcune nozioni di base

Qualunque sostanza chimica è costituita dalla combinazione di atomi ( ricordi Democrito??). In realtà diversamente da quanto sostenuto dal filosofo Greco tutti gli atomi sono formati da 3 tipi di particelle più piccole (particelle subatomiche):

  1.  Il protone che possiede la più piccola quantità di carica positiva finora osservata in natura (1,6.10-19 coulomb) e massa pari a 1,672 621 71(29) × 10-27 kg
  2.  Il neutrone che non possiede carica elettrica e presenta una massa di 1,674 927 351(74) × 10−27 kg
  3.  l'elettrone che possiede la più piccola quantità di carica elettrica negativa finora osservata, pari a quella del protone ma di segno opposto . L'elettrone presenta una massa circa 2000 volte inferiore rispetto a quella di un protone (1/1836), 9,109 382 6(16) × 10-31 kg.


Gli atomi sono formati da un core, nucleo, costituito da protoni e neutroni, lo spazio intorno al nucleo è occupato dagli elettroni. Gli elettroni non orbitano!! si trovano intorno al nucleo ma a causa della loro natura ondulatoria e particellare è errato affermare che orbitino o che ruotino intorno al nucleo.

Nel complesso un atomo è elettricamente neutro perchè possiede un numero di elettroni pari al numero di protoni però un atomo neutro può acquistare uno o più elettroni, diventando uno ione negativo (anione) oppure può perdere uno o più elettroni, diventando uno ione positivo (catione).

Gli atomi si legano tra loro a formare i diversi composti chimici rimanendo a contatto con la superficie del guscio elettronico (i gusci elettronici non permettono infatti agli atomi di avvicinarsi oltre una certa distanza in virtù della repulsione elettrostatica esistente tra cariche dello stesso segno).
Ma perchè due atomi dovrebbero condividere i loro elettroni tra loro? La condivisione del guscio elettronico risulta energeticamente vantaggiosa. Banalizzando possiamo immaginare che i nuclei debbano sostenere un peso, condividendolo fanno uno sforzo inferiore entrambi.



Quando due o più atomi si uniscono si parla di molecola. Se una molecola è formata da atomi dello stesso elemento si parla di sostanza semplice o elementare.


Ogni atomo è determinato ed individuato dal numero dei suoi protoni  (numero atomico Z). Atomi di un medesimo elemento (stesso numero atomico) che differiscano per il numero di neutroni (N) si dicono isotopi. Gli isotopi vengono rappresentati ponendo il numero atomico Z in basso a sinistra del simbolo dell’elemento ed il numero di massa A (Z + N) in alto a sinistra.



Quasi tutti gli elementi  presenti in natura sono in realtà miscele di isotopi quindi il numero di massa A non deve essere confuso con la massa effettiva di un elemento. La massa di un elemento è infatti  la media ponderata delle masse dei suoi isotopi.
Per indicare le masse degli atomi (o dei composti chimici) sarebbe scomodo usare l’unità di misura della massa, il kg o il g perchè ci confronteremmo con numeri infinitesimi, molte cifre dopo la virgola, ect. Per questo motivo è stata scelta un'unità di misura relativa, prendendo come riferimento la massa del 12C. Si definisce dalton o unità di massa atomica (uma o u) una massa pari ad 1/12 (un dodicesimo) della massa del C-12. Una unità di massa atomica è pari a 1,66.10-24 g. Si definisce massa relativa (spesso indicata come peso relativo) di un atomo o di una molecola il rapporto tra la sua massa e 1/12 della massa del Carbonio-12. La massa di una sostanza risulta quindi essere “relativa” alla massa del C-12, presa arbitrariamente e convenzionalmente come unità di misura.

I pesi atomici relativi sono tabulati nella tabella periodica. Per calcolare i pesi molecolari relativi è sufficiente sommare i pesi atomici relativi di tutti gli atomi presenti in una molecola.

Un’altra unità di misura, usata per esprimere quantità macroscopiche di materia, è la mole. La mole (ex grammomole, simbolo mol) è l'unità di misura della quantità di sostanza. È una delle sette unità di misura fondamentali del Sistema internazionale.La mole è definita come la quantità di sostanza di un sistema che contiene un numero di entità pari al numero degli atomi presenti in 12 grammi di carbonio‑12.







venerdì 10 giugno 2016

Formulation principles for transdermal drug delivery - principi di formulazione per la somministrazione transdermica di farmaci

Here there is a rapid summary of the most important principle in trasdermal drug delivery.

ENGLISH

Principle 1 : select a suitable drug molecule  

Ideally a drug should be moderatly lipophilic relatively low molecular weight and be effective at low doses 

Principle 2 : Release the drug

the formulation should be designed to ensure appropriate release of the drug, this may be rapid release for a locally acting drug or sustained and slow release for a 7-day patch. The vehicle should allow some solubility of the drug but should not retain the drug by being a very good solvent.

Principle 3: Use thermodynamic 

The driving force for diffusion is the chemical potential gradient across the membrane, if the drug is in a saturated condition there is a strong thermodynamic drive for it to leave the formulation.

Principle 4: Alcohol can help

Alcohol themselves can partition into skin and can provide a transient ''reservoir'' into which the drug can partition. They may improve the diffusion coefficient of the drug in the stratum corneum. They evaporate from the skin surface when rubbed on in a finite dose application.



Principle 5: Occlusion increase the delivery of most drugs

Occlusion hydratates the skin by avoiding water evaporation. Most f drugs have a better absorption with higher water activity.





ITALIANO


Principio 1 : scegliere un'adeguato farmaco

idealmente un farmaco dovrebbe essere lipofilico e con un peso molecolare relativamente basso e essere effettivo a basse dosi

Principio 2: rilascio del farmaco


la formulazione deve essere concepita in modo da consentire un adeguato rilascio del farmaco, questo può essere un rapido rilascio che agisce a livello locale o rilascio continuo e lento per una cerotto da 7 giorni. Il veicolo dovrebbe consentire una certa solubilità del farmaco, ma non deve trattenere il farmaco essendo un buon solvente

Principio 3: Utilizzare la termodinamica

La forza motrice per la diffusione è il gradiente  chimico attraverso la membrana, se il farmaco è in una condizione di saturazione c'è una forte spinta termodinamica che porta il farmaco a lasciare la formulazione.

Principio 4: L'alcool può aiutare


L'alcool si può distribuire nella pelle e può fornire un transitorio '' serbatoio '' in cui il farmaco si  può ''partizionare''. Diversi alcoli possono migliorare il coefficiente di diffusione del farmaco nello strato corneo. Evaporano dalla superficie della pelle quando strofinata quando si applica una dose limitata sulla pelle.

Principio 5: L' occlusione aumenta l'assorbimento della maggior parte dei farmaci

L'occlusione idrata la pelle, evitando l'evaporazione dell'acqua. La maggior parte dei farmaci  hanno un assorbimento migliore quando attività dell'acqua è superiore.

Benvenuti

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